lunedì, febbraio 19, 2007

Le Vibrazioni II


E pensare che sono approdati al successo con il più classico dei tormentoni, quel Dedicato a te che nella primavera del 2003 spopolava su tutte le radio e su tutti i telefonini! Una bella canzone, sicuramente, ma sembrava che due sarebbero state le strade possibili per questo gruppo: o diventare un’altra meteora del panorama musicale, approdando al successo con un pezzo “bomba” e finendo per essere risucchiati dal successo dello stesso, oppure diventare fenomeno di massa (tipo i Lunapop), destinati ad un pubblico di ragazzine innamorate delle melodie romantiche e degli artisti! Ed invece, a distanza di due anni da quell’incredibile successo, ci troviamo qui a recensire il loro secondo disco e a spendere, meritatamente, parole di elogio. Si perché il gruppo milanese de Le Vibrazioni, formato da Francesco Sarcina (voce, chitarra, autore e compositore), Stefano Verderi (chitarra), Marco Castellani (basso) e Alessandro Deidda (batteria), non si è fermato un attimo, proiettandosi di prepotenza nel mondo musicale: disco di platino per il cd singolo Dedicato a te, 2 Italian Music Awards come Miglior Rivelazione e Miglior Gruppo, Nomination Best Italian Act per gli European Music Award MTV, e tanti singoli di successo che li hanno sempre fatti essere presenti sulle radio. Ora, immediatamente dopo la loro partecipazione al Festival di Sanremo 2005 con la canzone Ovunque andrò, esce Le Vibrazioni II, un album che più del primo marca quelli che sono gli elementi contraddistintivi del gruppo.
Ancora qualche traccia di pop-rock la si ritrova nel singolo che ha anticipato il disco, Raggio di sole che gira nelle radio da poco più di un mese. Ma questo brano è un po’ l’anello di congiunzione tra il passato ed un futuro che vede la trasformazione de Le Vibrazioni in un gruppo rock vero e proprio. I brani sono molto più elaborati, il suono delle chitarre è più acido, più libero, più armonico ed i testi, oltre a privilegiare il sentimento, vertono su argomenti più impegnativi, come il disagio sociale e le problematiche più attuali. Insomma, ci troviamo di fronte ad un gruppo rock vero e proprio, come non accadeva più da anni, specie dopo la dissoluzione dei Litfiba. Certo non c’è nulla di nuovo, sia nel look che nei pezzi, perché, come è ben noto a tutti, i 4 ragazzi milanesi privilegiano lo stile anni ’70, un po’ alla Led Zeppelin, e in molti brani si ha quasi l’impressione di tornare indietro nel tempo in melodie ormai destinate solo ai più malinconici del passato. Però fa un certo effetto ascoltare il rock in lingua italiana e soprattutto da questo gruppo, figlio di un’infinita gavetta, che finalmente è approdato al meritato successo. 14 brani, più una traccia nascosta, demarcano la creatività artistica di questo gruppo destinato a durare ancora parecchio e che speriamo ci regali ancora delle perle. Restiamo allora in attesa di vederli suonare dal vivo ed essere travolti dalla loro energia e dalla loro simpatia.

TRACKLIST:
01 Aspettando
02 Angelica
03 Sensazioni
04 Raggio di sole
05 Immagina
06 Lisergica
07 Musa
08 Ogni giorno ad ogni ora
09 In un mondo diverso
10 Sanguinaria
11 Ovunque andrò
12 I desideri delle anime dannate
13 L’angolo buio
14 …E non avere paura di vivere

Articolo pubblicato su Mediatroupe
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