giovedì, febbraio 26, 2015

Il matrimonio che vorrei

Ieri sera facendo zapping in tv mi sono imbattuta in un film molto carino che mi è piaciuto tanto. Il titolo non faceva presagire nulla di buono: "Il matrimonio che vorrei", mi sembrava la solita commedia romantica ricca di smancerie e situazioni inverosimili, con tanto di lieto fine e sdolcinata da fare venire il diabete. Poi leggendo la trama ho scoperto che la protagonista è Maryl Streep, una delle mie attrici preferite, ed allora mi sono decisa a guardarlo. Ed ho fatto bene!
Il film in realtà è davvero una commedia romantica ma tratta tematiche interessanti, come l'evoluzione di una coppia con alle spalle parecchi anni di matrimonio. Key e Arnold sono sposati da 31 anni e vivono una esistenza tranquilla e serena. Ma da quando i figli si sono sposati a loro volta e quindi sono andati via di casa Key, una donna timida ma dal carattere risoluto, si sente molto inquieta. Si rende che la convivenza con il marito è stata fin troppo assorbita dalla routine, che si limitano a vivere sotto lo stesso tetto ma non hanno più nessun contatto fisico, neppure una carezza o uno sguardo. Decisa a ravvivare la passione oramai morta e defunta, Key si rivolge ad un noto consulente, coinvolgendo il marito che si mostra riluttante e contrariato. Riuscirà la consulenza a ravvivare questo matrimonio?
Il film è davvero molto gradevole ed anche se la maggior parte delle argomentazioni ruotano attorno al sesso, non scade mai nella banalità, nel ridicolo, nell'ilarità. Il rischio di un'assurda parodia è stato scampato e questo lo si deve innanzitutto ad una sapiente regia, ma soprattutto alla bravura dei suoi interpreti.
Come detto prima la protagonista, Key, è interpretata dalla sempre straordinaria Maryl Streep. Io non capisco come faccia questa donna ogni volta ad interpretare ruoli sempre differenti e ad essere sempre naturale e a suo agio. Da Kramer contro Kramer, a La morte ti fa bella, da I ponti di Madison County a Iron Lady; da Il diavolo veste Prada a Julie & Julia; da Prime a La casa degli spiriti. Ruoli drammatici, comici, impegnativi, leggeri per lei non sono un problema. Ogni volta è sempre brava, credibili, perfettamente centrata nel ruolo. Non a caso ha vinto 3 Oscar ed ha avuto 19 nomination. Una garanzia.
Il marito Arnold è interpretato dall'ottimo Tommy Lee Jones, capace di mostrare le sfaccettature di questo uomo all'inizio distaccato e rassegnato alla routine, poi romantico e innamorato.
Il regista è David Frankel, quello de Il diavolo veste Prada.
Le risate sono assicurate, ma allo stesso tempo non mancano i punti di riflessione.Perché anche se si è sposati da tantissimo tempo non bisogna mai lasciarsi andare alla routine e alla noia, ma occorre sempre trovare un po' di tempo da dedicare al nostro compagno, e ricordargli quanto sia importante per noi.