mercoledì, novembre 04, 2015

Le scarpe, la corsa ed il mare

Le vedete queste scarpe? Bellissime, vero! E pure molto comode. Le ho prese 2 anni fa con l'unico intento di indossarle solo ed esclusivamente per andare a correre, perché sono state concepite per questo, hanno una camminata fantastica che accompagna il piede nel suo movimento e riducono al minimo gli sforzi dell'articolazione. 
Ma in questi due anni le ho usate per fare tutto tranne che correre: escursioni, passeggiate, viaggi, arrampicate sugli scogli, foto di mareggiate con tanto di acqua fino alle ginocchia, e nessuna corsa. Vi starete chiedendo perché. Semplice, perché in questi 2 anni non ho mai corso.
I motivi potrebbero essere svariati. Innanzitutto ho il vago sospetto che il mio corpo sia incompatibile con la corsa e me lo comunica in tutti i modi possibili ed immaginabili. Per esempio non posso fare a meno di indossare i cerottini nasali, quelli che aiutano a non russare, perché senza di essi dopo 3 secondi non riuscirei più a respirare e finirei per soffocare di spasmi. Effetti indesiderati: nausea ed insonnia.
Dopo pochi passi comincia quel fastidioso dolore al fianco, tipo un coltello conficcato che non se ne vuole andare più e si placa solo dopo che ti sei fermato a prendere fiato. E poi c'è il prurito che ti invade dappertutto, sulla pancia, sulle gambe, sul viso: una tragedia!
Certo questi motivi potrebbero far desistere chiunque, ma il motivo principale della mia vita sedentaria è un ginocchio malandato, con cartilagine oramai consumata e dolori debilitanti che negli ultimi tempi hanno reso persino spiacevole camminare. Figuriamoci correre.
Poi in primavera fisioterapia intensiva, muscolatura che si è potenziata di parecchio ed un'intera estate trascorsa senza la benché minima traccia di dolore, neppure sotto sforzo, neppure sulla cima di una lunga scalinata. A questo punto perché non riprovare la corsa?
Complice un persistente stato d'ansia che mi accompagna oramai da settimane, una voglia sempre più crescente di buttare fuori tutta l'energia che ho dentro e soprattutto giornate soleggiate con un cielo bellissimo, oggi pomeriggio ho fatto debuttare le mie Nike che finalmente hanno adempiuto al compito per il quale erano state generate.
Solo 20 minuti tra corsa e camminata, per non appesantire troppo il ginocchio e vedere come va. Lo scenario era dei più invitanti, lungomare praticamente deserto, acqua calma e limpida, sabbia bianca ed immacolata, cielo terso e quel senso di pace che renderebbe semplice anche il compito più arduo.
Devo ammettere che nella corsa non ero serena, anzi ero preoccupatissima ed attenta ad ogni minima traccia di dolore. Qualche fitta ogni tanto ma nulla di compromettente. Invece tanto sudore e tanta voglia di ripetere l'esperimento nei prossimi giorni.
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