mercoledì, marzo 07, 2007

8 Marzo: Festa della Donna

8 marzo, festa della donna. Già, perché la donna è un essere preziosissimo al mondo e come tale va festeggiato. Molte sono le teorie relative all’origine di questa festa. Secondo l’ipotesi più accreditata, l’8 marzo del 1908 avvenne un fatto gravissimo negli Stati Uniti: un gruppo di donne operaie di una fabbrica, scioperarono per diversi giorni contro le pessime condizioni di lavoro. Il proprietario della fabbrica, tale Mr. Jhonson, stanco dello sciopero, appiccò un incendio, dopo aver chiuso tutte le uscite di sicurezza, e le 139 donne chiuse nella fabbrica morirono.

Molti sostengono che la festa della donna sia inutile (qualcuno si rifugia dietro a parole del tipo “le donne si festeggiano ogni giorno”), ma forse quello che più dobbiamo tenere in considerazione è che la condizione della donna è sempre stata soggetta (ed ancora lo è in molti paesi) a strane interpretazioni. Diciamoci la verità: la donna non è mai stata considerata alla pari dell’uomo e sebbene oggi abbiamo ottenuto la tanta agognata “parità dei diritti”, siamo ancora ben lontani dalla reale applicazione di questo principio.

Certo la nostra condizione oggi è paradiso in confronto a quanto lo era qualche anno fa. Ora possiamo lavorare e svolgere mansioni importanti che vadano al di là della pulizia quotidiana del bagno o della preparazione della cena; ora possiamo avere cariche importanti negli uffici ed avere uomini che prendono ordini da noi; ora possiamo intraprendere persino una carriera militare e guidare un esercito in guerra! Sono tante le cose che oggi possiamo fare e di questo siamo estremamente felici, ma la cosa più triste sapete quale è? È che ci sono volute delle leggi affinché tutto questo avvenisse. Sarebbe bastato un po’ di rispetto ed una naturale valutazione della condizione umana per arrivare magari agli stessi risultati, ed invece ci sono volute dure lotte e leggi appropriate.

Perché?

Perché esiste una società patriarcale così forte e radicata?

Una cosa non la possiamo negare: siamo diversi. E se Dio ci ha creati così, un motivo logico ci deve essere. È giusto considerarci diversi perché sarebbe da stupidi negarlo, ma alla fine siamo tutti esseri umani, e come tali abbiamo gli stessi diritti. Io personalmente ho dovuto faticare parecchio per avere un po’ di libertà dai miei genitori: mentre i miei fratelli uscivano tranquillamente e tornavano quando volevano, a me erano negate tantissime cose e l’unica risposta che mi veniva fornita era: “Ma tu sei donna”. E quando cercavo di avere maggiori chiarimenti mi si parava davanti sempre un muro di gomma sul quale rimbalzavo a cadevo facendomi male. Possiamo fare tutte le leggi di questo mondo, ma non possiamo cambiare la mente delle persone e l’unica nostra speranza è che solo con gli anni si possa cambiare, in modo graduale e naturale.

Per questo ritengo che la festa della donna sia una festa giusta: perché dobbiamo ricordare come eravamo un tempo, come siamo adesso e come diventeremo in futuro. È giusto ricordare ed è giusto continuare ad andare avanti.

Poi però ci sono le modalità di festeggiamento, e su quelle ci sarebbe molto da dire. Qui purtroppo il business ci ha messo molto di suo e sono stati creati tutta una serie di rituali di tutto rispetto.

L’8 marzo, per molte donne, è l’unico giorno dell’anno in cui finalmente si può mettere piede fuori di casa! Basta girare per strada la sera e ci si accorge di essere circondati da macchine piene zeppe di donne, con diverse generazioni al seguito: dalla nonna alla nipotina, dalla zia alla cugina, dalla vicina di casa alla semplice conoscente. Tutte le donne si riuniscono per andare a divertirsi. Come? Qualcuna si limita ad una cena in un locale stracolmo di donne ululanti, vestite come se dovessero andare ad un matrimonio, con scollature improbabili e capigliature da fare invidia a Penelope Cruz in “Non ti muovere” (film bellissimo che consiglio a tutti di vedere…). Qualcuna osa di più: assistere ad uno streep maschile. Già, perché se per tanti anni le donne sono state costrette a spogliarsi per compiacere gli uomini, non vedo perché oggi non si possa fare il contrario. Se proprio devo dirla tutta non ho mai partecipato ad uno di questi spettacoli e quindi non so come vadano esattamente le cose, ma di certo l’idea di vedere un uomo supermuscoloso che si spoglia per tante donne e per soldi, non mi aggrada per niente. Preferisco un uomo, magari con un po’ di pancetta e senza tanti muscoli che però si spoglia solo per me. Mi sembra molto più eccitante e appagante.

Ed allora, mie care donne: festeggiamo questo giorno perché è giusto farlo, ma non umiliamoci così tanto. Lasciamo che siano gli uomini a farlo, dopotutto a loro riesce naturale…



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2 commenti:

Michelangelo ha detto...

si è vero che la donna ha acquistato sempre più campo!! ma questo ha anche aspetti negativi!! L'uomo è smarrito, non entra più nel ruolo di uomo, ha meno carisma poichè la donna è più influente e indipendente. Quindi si sente dire che gli uomini non sono più quelli di una volta!! Personalmente adoro l'universo femminile ma rinuncio a trovare un nesso logico in tutto quello che loro fanno, cerco solo di assoporare i restrogusti!! La donna è così volubile, ma nello stesso tempo rende imprevedibile la vita!! La mia donna attuale mesce mistero e fascino, lasciando spazi di vita quotidiana alla mia immaginazione!! Sublime è il suo sguardo!! ne sono sempre più innamorato!! quasi quasi vorrei fartela conoscere!! Un kiss e auguri Donna!

cassandra ha detto...

Me la devo fare conoscere questa donna, sarà sicuramente bellissima, simpaticissima ed intelligentissima...
Si, è vero, la condizione della donna è cambiata a tal punto che oggi l'uomo è smarrito e non sa più come comportarsi. Ma questo non lo vedrei come un aspetto negativo, bensì come un naturale adattamento ai tempi. E poi così viene fuori la natura fragile dell'uomo, che poi è quella che colpisce di più e che fa innamorare le donne (me compresa).