giovedì, dicembre 27, 2007

Odio le discoteche

Sì, lo ammetto, odio le discoteche. Ma non è quell’odio che si prova nei confronti di una cosa che non ti piace, bensì l’odio che si prova nei confronti di una cosa che ti fa stare male.
Tutto ebbe inizio parecchi anni fa, quando ancora “lungo la speme e breve ha la memoria il corso”, ovvero quando ero assai più giovane di adesso. I miei cugini mi avevano invitato a ballare in discoteca ed io, lusingata per l’invito, accettai. Il problema principale era come vestirsi. Non essendo a conoscenza degli usi e dei costumi del luogo, misi quello che allora ritenevo l’abbigliamento più elegante in mio possesso (che qui eviterò di descrivere perché farebbe troppo ridere!). superato questo primo empasse subentrava un altro problema: risultare disinvolta e sciolta in pista. Mi avevano sempre detto di non pensare a queste cose, che ognuno pensa solo a divertirsi e che non va mica a guardare che cosa fanno gli altri, e così mi lanciai in pista, cercando di essere il più naturale possibile. Ma come si fa ad essere naturale quando si cerca di imitare i movimenti degli altri?
Comunque la serata trascorse così, in pista, a ballare tutto il tempo, fino a che mi accorsi di una cosa che mi lasciò profondamente atterrita. Mentre tutti gli altri si lasciavano andare e sembravano divertirsi come non mai, la mia mente continuava a frullare pensieri su pensieri, che si accatastavano l’uno sull’altro senza lasciare nessuno spazio per il divertimento. Fino ad arrivare all’apice degli apici, ovvero domandarsi perché gli altri di divertono ed io no. C’è qualcosa di sbagliato in me? Perché non sono come tutti gli altri? Perché non sono capace di lasciarmi andare?
Me ne tornai a casa con un velo di tristezza che fino a quel momento sconoscevo e per tutta la notte non riuscì a prendere sonno perché disturbata dal ronzio della musica che ancora mi era rimasta appiccicata alle orecchie.
Da allora tutte le volte in cui mi trovo in un luogo chiuso, affollato e con la musica ad alto volume avverto un senso di smarrimento, vertigini, difficoltà respiratorie e un impellente bisogno di spazi aperti e arieggiati. Inutile dire che da quel giorno non ho più messo piede in una discoteca, anche se è capitato parecchie volte di stare in luoghi chiusi, affollati e rumorosi. Penso che il disagio dipenda anche dal fatto che soffro di claustrofobia, però adesso che siamo in prossimità del capodanno e tutti vogliono passarlo in discoteca a ballare fino all’alba, io non ho alcuna intenzione di farmi gratuitamente del male (anzi di pagare un sacco di soldi per ledere la mia integrità fisica e morale!).
Voglio un capodanno tranquillo. Sono anormale????
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11 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi fa sempre piacere trovare persone con la pensino come me.
Come te, io odio profondamente le discoteche e tutto il mondo che gira lì intorno, dalla cultura dell'apparire alle molestie rivolte alle donne.
Pensavo a quasi quarant'anni di essere comunque fuori target per quel tipo di divertimento (si fa per dire) ma mi guardano con aria sconvolta ancora oggi.
Non c'è niente di sbagliato in te, anzi ben venga non essere come gli altri
Flora the warrior
http://florathewarrior.splinder.com

Anonimo ha detto...

Io ho 21 anni compiuti e mi fa schifo già adesso andare in disco, sono postazzi da frustrati che fanno finta di divertirsi, sono posti dove "l'uomo macho devo scoparsi le donne puttane" per così dire, odio le persone sessiste, odio le persone alttezzose, odio i figli di papà....odio le discoteche.

Anonimo ha detto...

anche io ho il tuo stesso problema e addirittura non sono claustrofobico, anch'io come te ogni volta che mi trovo assieme a tante persone che neanche consoco mi irrigidisco e non riesco a pensare ad altro.
so cosa si prova e ti compatisco fino in fondo

Anonimo ha detto...

non sono mai andato in discoteca ma quello che so dirti è che la odio e non ci andrò mai...non mi piace la gente che c'è dentro, non mi piace la mentalità della gente che c'è dentro...insomma mi fa schifo...e mi danno fastidio tutti quei luoghi comuni che bisogna andare in discoteca...per fortuna c'è gente diversa, che le odia come me!!

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti! vi invito ad unirvi al nostro gruppo su facebook. è nuovo e non c'è molta roba ma è sempre un punto dove porter incontrare persone che la pensano come.

il gruppo si chima:
QUELLI CHE ODIANO LE DISCOTECHE!
vi aspetto numerosi!!!!!

Anonimo ha detto...

Secondo me prima di giudicare bisogna provarle le cose, poi può non piacere lo stesso ma nn si possono sparare giudizi a priori.

Infatti a me non piaceva ballare e non andavo in discoteca ma era solo una cosa di testa perchè ora che ho iniziato a andarci mi piace e appena posso ci vado e mi diverto.

Consiglio di provare, poi se non piace va bè!

Per quanto riguarda le frequentazioni quelle dipendono da posto a posto, non è vero che ci sono solo impasticcati e drograti, dipende dai posti! Io sinceramente (non cercando) non ho mai trovato cose "strane".

Per concludere... andare a ballare non deve essere una "sofferenza", se non piace BISOGNA frequentare altri posti e nel caso altre compagnie!

Ciao

Anonimo ha detto...

ehm...
non è per qualcosa ma lo hai detto, sei clastrofobica... non è una questione di discoteca, nessuno ti obbliga andarci, e non vedo il motivo per cui dovresti odiare...
hai fatto l'esperienza e non ti è piaciuta... finito qui...
e poi la cluastrofobia dovresti curarla...
per il resto mi complimento con le tue storie sula guerra di troia.
tante belle cose!

Anonimo ha detto...

Ti ringrazio.
Spero di riprendere a scrivere queste storie

Anonimo ha detto...

claustofobica o no,a me le dicoteche non piacciono e non mi sono mai piaciute,c'è ki dice di provarle e ha ragione,"provare per credere"lo skifo ke c'è l'ha dentro è inimaginabile,sono di catania,e nelle discoteche più famose che ci sono(tra cui una ad acicastello)non sono del tipo migliore,,li dentro si trocvano dai più lievi fumatori di canne ai classici impasticcomani,,lascio a te la scielta ma scegli sempre il meglio,ciao

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie

Anonimo ha detto...

Ti adoro.

Non vergognarti di ciò che sei.
Non sei la sola a persarla cosi.

Un caro saluto

Andrea :D