giovedì, ottobre 02, 2008

Corso prematrimoniale


Avrei potuto iniziare questo post con uno dei più classici incipit, tipo “Sembra strano, pensavo che mai sarebbe accaduto, eppure anche per me è giunta l’ora di frequentare un corso prematrimoniale…”, ed invece la frase che mi viene più naturale dire in questa circostanza è un’esclamazione che recita pressappoco così: “Oh mio Dio!”.
“Oh mio Dio” altro non è che la prima cosa che ho detto non appena è terminato il nostro primo incontro, e temo che null’altro riuscirebbe ad esprimere al meglio il mio stato d’animo. Mi avevano messo in guardia sul tipo di personaggi con cui mi sarei dovuta rapportare e che l’unico atteggiamento da assumere era quello della “rassegnazione” in attesa che tutto arrivi ad una conclusione, però, dentro di me - rivangando quell’ingenua speranza che mi accompagnava da bambina quando vedevo decine di coppie, dopo la messa della domenica, recarsi in sacrestia per il loro corso - pensavo che forse qualche cosa di utile ne sarebbe venuto fuori. Ma ahimé, mai speranze furono rese più vane.
Non ho ancora capito bene la dinamica della situazione, non ho ancora capito bene quale sarà lo scopo di tutta la faccenda (i due catechisti ci assicurano che il corso riesce bene solo se alla fine almeno due coppie scoppiano), però so per certo che i primi 7 incontri saranno di natura religiosa e che i restanti saranno tenuti da esterni. Ma esterni di che? Boh, staremo a vedere.
Ma parliamo dei due catechisti sopra citati, che non amano definirsi così. La loro premessa (che poi voleva essere una promessa) di non essere 2 catechisti rigorosi ed intransigenti, ma due persone con cui parlare, dialogare e a cui rivolgere dubbi ed incertezze, si è dileguata dopo pochi minuti di conversazione, quando “all’apparir del vero tu misera cadesti”. Non me ne vogliate male, le citazioni leopardiane sono quelle che amo di più, quindi se le trovate qua e là sui miei testi non fateci caso, però servono a rendere l’idea. Infatti, non appena è iniziata la lezione, i due tizi hanno dismesso i panni degli “amici un po’ più maturi” per indossare quelli di sacerdoti in borghese.
Mi sentivo a messa, smarrita in una delle tante lunghe, estenuanti e dispersive omelie alle quali mi sottoponevo quando un tempo la chiesa la frequentavo per davvero. Le omelie sono sempre state il mio punto debole, nella maggior parte dei casi la mia mente divagava in fantasticherie, in pensieri contorti, complessi, confusi e senza capo né coda, perché seguire i ragionamenti del sacerdote era per me un’impresa ardua.
Ma non divaghiamo!
Mi rendo conto che ognuno dei catechisti merita una descrizione appropriata che non mancherò di fornire nei prossimi giorni, non appena avrò raccolto materiale sufficiente a delineare il loro identikit!
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6 commenti:

Hunt ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

Ciao Giusy! Dai, non pensare al corso prematrimoniale... ma al matrimonio :)

Vedi che se ti lasci scoraggiare e non ti sposi più vengo a darti randellate in testa :D

Fabio Vento ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny

cassandra ha detto...

Grazie per i commenti :-)